21:31 (mi sento morire)
“ma basta pazientare un minuto per sentirsi vivi…”
da Nausìca
L’acqua scroscia nella
Voci sparse di gente in uscita
la sommergono.
Io
venuta a galla
ritorno alla fonte a bere l’acqua
che scroscia.
In questa fontana
divengo triste: essere
donna o puttana
è la stessa cosa per un
liquido che scorre.
Ma io non temo.
Anche un solo
giorno mi basta per rinascere.
Anche una sola notte
stretta nel lago
alla roccia di una fontana
di paese.
(…)
da Lettera ad un ragazzo che fa il mestiere
Caro ragazzo,
ti parlo rispondendo ad una voce.
In realtà la bocca si estingue questa notte.
Mi chiedi l’ora?
Non chiedermela, se ogni ora è buona
per andare a morire con poco senno.
Cos’è che ci accomuna da fingerci
fratelli in contrade così diverse,
intraprese ciascuno col suo piede,
allargate ciascuno col proprio braccio?
Forse un po’di malinconia buttata giù
da un acquazzone. E fuori non spiove da giorni.
All’interno è un lago dove le fabbriche scaricano residui
detriti della storia che non siamo più.
Prendimi la mano,
fammela sentire
come un ago che passa nella vena
e poi tutto passa,
spenta è ogni pena.
(…)
+INFO
http://www.lietocolle.info/it/giuseppe_l_bonifati_21_31_mi_sento_morire.html
http://rieboberg.dk/2130-mi-sento-morire/
- 21:31 (mi sento morire) | BOOK
- Italian Cultural Institute – Husets Teater, Copenaghen
- Italian Cultural Institute, Budapest
- Sala Pietro da Cortona – Musei Capitolini del Campidoglio – Rome